PIANIFICAZIONE URBANISTICA - Geometra Mario Vassallo

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PIANIFICAZIONE URBANISTICA

SUL SENTIERO DEI RICORDI > LO SVILUPPO URBANISTICO
PIANIFICAZIONE URBANISTICA
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Fotografia per gentile concessione di Foto Naby Squarzoni - Andora
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Nell’immediato secondo dopoguerra, il primo piano urbanistico corrisponde al Piano di Fabbricazione utilizzato presumibilmente nella stesura definitiva dal 23/05/1960, richiamato e riferimento del primo "moderno" Regolamento Edilizio del Comune di Andora (1957) - [Il primo in assoluto risale al 1929].


Tale strumento viene redatto in forma molto semplice, sfruttando il Quadro d’Unione del Catasto Terreni (da poco passato dagli Uffici Comunali all'Ufficio Tecnico Erariale di Savona) e prevede in dettaglio” la zonizzazione della sola zona “centrale”, indicando e delimitando sommariamente le zone intensive e semi - intensive di sviluppo edificatorio.



Si assiste così al primo studio di dove verranno costruite le prime palazzine, scomparendo la parte agricola, nonché alla materializzazione delle zone “residenziali” per eccellenza di Pigna e Rollo a Ponente e di Pineta, Orizzonte e successivamente Pinamare a Levante.

Non esiste ancora una vera e propria pianificazione stradale: c’è ancora molto spazio (tutto) e non ci sono ancora stringenti esigenze di viabilità.
L’edilizia prende ufficialmente il via.
Successivamente, i piani urbanistici saranno sempre più puntuali e dettagliati, prevedendo zone destinate a spazi pubblici, nuove strade e la zonizzazione del territorio.
L’entroterra rimarrà di destinazione agricolo – boschiva, con evidenza e distinzione dei nuclei abitati, mentre la porzione di territorio tra la ferrovia ed il mare sarà impostata come la vera e propria cittadina.


Nel 1964 viene creato il primo Piano Regolatore Generale, il quale sebbene ancora in modo sommario, prevede un intervento urbanisticamente più completo del territorio.
Una caratteristica di notevole evidenza in tale strumento è l’individuazione di una strada principale che parte dalla Strada Nazionale Aurelia, in prossimità dell’attuale porto (ancora inesistente all’epoca, sebbene siano già stati iniziati i lavori per la creazione di moli) e prosegue serpeggiando in trasversale la piana, verso la Strada Comunale Andora - Stellanello (successivamente Strada Provinciale n° 13 “Valmerula”), passando a monte della Chiesetta di Santa Matilde (non è ancora diventata Parrocchia).
Tale percorso viario, di fatto, sembrerebbe non rispettare l’originaria conformazione stradale presente sul territorio, così come le preesistenti confinazioni dei lotti terrieri.
Nella zona strettamente più centrale prendono forma gli “isolati” e la rete stradale odierna.




Nel periodo compreso tra la gli anni ’60 ed i primi anni ‘70 compare una grande novità nel quadro urbanistico andorese: il porto.

In questo periodo l’edilizia è in grande fermento, si susseguono varie modifiche più o meno sostanziali alla pianificazione urbanistica di base.
Gli elaborati grafici dei Piani Regolatori diventano più dettagliati e sono redatti inizialmente sulla rappresentazione della Mappa Catastale e successivamente compare la prima cartografia planoaltimetrica con curve di livello: la Carta Tecnica Regionale, che sfrutta i principi della aerofotogrammetria.


In questo periodo il numero di palazzine cresce a ritmo elevato e, spesso, costruendo si fanno delle variazioni all’assetto viario previsto.


Analizzando la rappresentazione grafica planimetrica dell’epoca emerge la significativa impostazione di voler consentire e migliorare il raggiungimento delle varie località in modo più immediato, sebbene alcuni “tracciamenti sulla carta” risultino apparentemente affrettati e poco adatti alle caratteristiche ed originalità dei luoghi.

In questo periodo le palazzine crescono a ritmo elevato e, spesso, costruendo si fanno delle variazioni all’assetto territoriale sia esistente che previsto.
Basti pensare ad alcuni elementi su tutti:
  • si tracciano nuove strade e si creano nuovi crocevia abbattendo fabbricati esistenti, anziché ampliare quelle già presenti, ottenendo spesso solo delle traslazioni limitate;
  • nessuna attenzione a manufatti storici, ad esempio l’acquedotto arcato alla Marina, che viene letteralmente spazzato via: elemento caratterizzante il paesaggio della piana di Levante e sicuramente identificabile quale vero e proprio “bene monumentale” locale;
  • la “circonvallazione” che doveva collegare l’imboccatura del porto con la strada Comunale Andora - Stellanello non viene realizzato;
  • la via dei Mille doveva congiungersi alla via San Damiano: invece vengono creati, in tale tratto, dei giardini pubblici.




Inesorabilmente, ogni giorno scompaiono lotti di campagna per fare il posto a complessi abitativi “in verticale”.

Sotto gli occhi degli antichi abitanti del luogo, lentamente e definitivamente, spariscono i vecchi nomignoli, gli originari punti di riferimento, le strade sterrate, in favore delle scelte istituzionali per la rincorsa della modernizzazione e lo sviluppo economico del paese.

Il resto è ormai vita di tutti i giorni.
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Le tre fotografie sotto riportano l'identificazione della situazione territoriale di Andora nei primi anni '70.


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Esaminando la varia documentazione reperita, mi sono imbattuto in una relazione legata ad una pianificazione urbanistica datata nell'anno 1970, che risulta essere una sintetica ed esauriente istantanea dell'epoca e la riporto testualmente.
Molto dettagliata la descrizione della situazione esistente all’epoca e con interessanti spunti di pianificazione e valutazione futuri, nel tentativo di fare crescere Andora, tentando di mantenere una discreta armonia con le risorse e potenzialità a disposizione.
Attira l’attenzione la previsione di due arterie stradali, indicate come “circonvallazioni”, mirate a dirottare il traffico veicolare su un sistema viario di attraversamento e collegamento veloce tra le varie zone della piana.
Una delle due in particolare viene pensata come un “taglio” tra la zona portuale e circa l’attuale sede comunale, in completa diversità rispetto a tutto il resto del tessuto stradale in formazione e come a noi pervenuto, fatto di “isolati” piuttosto regolari e razionali.
Tale “circonvallazione”, considerata oggi secondo il modo in cui viviamo Andora, avrebbe causato quasi una ipotetica barriera fisica, un “distacco” in diagonale della zona centrale (parte verso mare), rispetto della parte più periferica (parte verso la vallata), con il previsto ed inevitabile sacrificio di lotti fondiari ed abbattimento di edifici esistenti.
Non è stata realizzata.
Tuttavia, riflettendo con attenzione, a distanza di quasi mezzo secolo, ci si rende conto che nonostante lo sviluppo diversificato protrattosi nei vari decenni intercorsi, attualmente si sta realizzando una soluzione equivalente, più integrata nel tessuto stradale ed edificato esistenti, che richiama sostanzialmente quel tipo di idea di “circonvallazione”.
Infatti, la Strada Provinciale è stata trasferita dalle originarie via Carminati e via Merula a Viale Mazzini – via San Lazzaro – via Piangrande, creando un percorso più rapido ed uniforme, avvicinato allo svincolo autostradale e la recente creazione di una rotonda nell’incrocio tra via San Lazzaro e via Europa Unita altro non fa che creare il collegamento tra la viabilità indotta alla rete autostradale ed alla nuova posizione della stazione ferroviaria.

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2) CENNI STORICI
Gli insediamenti di origine medioevale sono numerosi.
Sulla riva sinistra del Merula, le località di Colla Micheri, Castello, Marino, Melotti, Negri, Costa, Metta, Pianrosso, Piazza, Costa d'Agosti, Divizi, Tigorella; sulla riva destra Rollo, Confredi, Canussi, Ferraia, Duomo, Garassini, Conna, Barò, Moltedo.

3) AMBIENTE FISICO
Il territorio del Comune di Andora ha una superficie di 3161 ettari, escluso l’alveo del torrente Merula che copre una superficie di circa 500 ettari.
E' geograficamente diviso in tre località: Marina con ettari 962,8, S. Pietro con ettari 1786,8 e Conna con ettari 411,4.
Si presenta in forma pressapoco rettangolare con i lati maggiori a levante e a ponente.
I confini corrono a ponente, con la provincia di Imperia, lungo la linea di displuvio; a levante con i Comuni di Laigueglia, Alassio, Garlenda e Villanova d'Albenga; a mezzogiorno lungo il litorale tra Capo Mele e Capo Cervo; a mezzanotte con i Comuni di Garlenda e Stellanello.
La fascia litoranea, lunga circa 4 chilometri, si presenta rocciosa verso i due Capi e sabbiosa nel centro verso la foce del torrente Merula.
Il fondale, anche di poco discosto dai Capi, è coperto da fine arena, lievemente degradante.
Il torrente Merula, il cui alveo è stato di recente in parte arginato e in parte sistemato con briglie e savanelle, percorre la vallata da nord a sud, formando due fascie di circa uguale superficie, incorniciate da colline che a ponente raggiungono l'altezza s.l.m. di mt. 697 in località Poggio Alto, e a levante 451 metri nei pressi del Vallon d'Armo.
Le colline di Levante si profilano in vari compluvi: Patelle, Croso, Damaso, Mezzacqua che sfociano a mare; Castello, San Rocco, Bauso, Negri, Metta, Vallon d’Arme, Divizi, Bossaneto, che sfociano nel torrente Merula.
Le colline di Ponente sono solcate dai rii delle Armi, Ratto, Vignette che sfociano a mare; dai rii Binello, Caravello, Bevuo, San Giovanni, Acqua Connetta, Duomo, Moltedo, Carmo, Val di Crova, che sfociano nel Merula.
Il paesaggio collinare, con esclusione di brevi tratti, sul litorale verso i confini con Laigueglia e con Cervo, e sulla riva sinistra del Merula, tra le località di Marino e Metta, si presenta dolcemente degradante verso il mare e verso l'alveo del torrente, ricco di vegetazione tipicamente ligure.

4) CENNI DEMOGRAFICI
Si può ritenere che nel XIII secolo Andora contasse circa 12.000 abitanti. Infatti dovendo Genova nel 1290 armare 12 galee, richiese 62 uomini a Savona che in allora aveva circa 30.000 abitanti e 30 uomini ad Andora (cfr. Maglioni, op. cit., pag. 23).
Successivamente le intemperie, la peste, il distacco di Laigueglia da Andora nel 1791, il terremoto del 1887 causarono una continua diminuzione della popolazione locale, fino al recente dopoguerra, con i nuovi insediamenti turistico-balneari.
Trattandosi di un Comune prevalentemente turistico, per valutare esattamente il numero degli abitanti, ai residenti occorre aggiungere i semiresidenti e cioè le famiglie non residenti che hanno in Andora la seconda abitazione, il cui numero si desume dagli iscritti per il valore locativo, potendosi in media calcolare 4 persone per famiglia, e i fluttuanti, in base alle presenze turistiche della media giornaliera del mese di agosto, che è il mese di massima frequenza.
Nel decennio intercorso tra i censimenti del 1951 e del 1961 si è registrato il seguente incremento della popolazione locale:



Per i semiresidenti e fluttuanti si sono riportati all'anno 1951 i dati dell'anno 1953, non essendosi potuto reperire i dati di detto anno di riferimento, certamente minori.

Nel decennio 1959-1969 si rileva il seguente incremento:



Per i semiresidenti e fluttuanti si sono riportati all'anno 1951 i dati dell'anno 1953, non essendosi potuto reperire i dati di detto anno di riferimento, certamente minori.
Nel decennio 1959-1969 si rileva il seguente incremento:



La popolazione semiresidente e fluttuante incide quasi totalmente sulla Marina.
5) CENNI ECONOMICI
Dai dati del catasto terreni si rilevano che dei 3161 ettari del territorio comunale, circa 800 sono a uliveti, frutteti, culture semi-intensive e intensive e circa 2200 a bosco e pascolo cespugliato.
Il patrimonio zootecnico è insignificante (meno di 300 capi tra bovini, ovini, suini, caprini ed equini).
Non vi sono attività industriali di rilievo, ma sono sviluppati l'artigianato, specialmente rivolto al servizio dell'edilizia, il commercio al dettaglio con 50 negozi di generi alimentari e 85 di generi vari, ed in particolare modo il turismo, con una ricettività attuale di 2627 posti letto, 8 campeggi con circa 800 posti tenda e 6 colonie marine.
6) STATO ATTUALE DELLE ATTREZZATURE E DEI SERVIZI
La sede comunale è ubicata in un edificio in affitto, inadeguato, in località San Pietro, lontana dal maggiore concentrico abitato.
Alla Marina funziona un recapito comunale.
Le scuole:
a) materne: sono quattro, una comunale a San Pietro e tre private alla Marina, a Conna e a Colla Micheri;
b) elementari: in località San Pietro sorgono due edifici di nuovo impianto, uno in borgata Molino con cinque aule ed uno in borgata San Bartolomeo con una uniclasse; in località Conna funziona una uniclasse in un locale in affitto ed alla Marina nove classi con una popolazione scolastica di oltre 200 alunni ubicate in locali in affitto;
c) media: con due sezioni alla Marina in un locale provvisorio. E’ stato di recente approvato il progetto per un nuovo edificio scolastico, già parzialmente finanziato dallo Stato, che sorgerà alla Marina in via Vaghi angolo via Cavour, su terreno di proprietà comunale.
La Civica Biblioteca, istituita nel 1961, funziona alla Marina in un locale provvisorio.
Culto: sono aperte al culto sei chiese parrocchiali, le chiese del Seminario Santa Matilde e della Sacra Famiglia, e vari oratori.
Servizio sanitario: un ambulatorio presso il medico condotto – ufficiale sanitario; un ambulatorio O.N.M.I.; una sezione A.V.I.S.; una farmacia; uno studio dentistico ed uno studio medico privato; istituti religiosi di assistenza (collegio della Sacra Famiglia per minori subnormali e casa di riposo delle Suore Sant’Eusebio).
Il servizio di ostetricia e quello veterinario sono consorziati con Comuni vicini.
Per i servizi di pronto soccorso il Comune è attrezzato con una propria autoambulanza.
Servizi igienici
a)      L'acquedotto municipale attinge dal subalveo del torrente Merula, unitamente all'acquedotto di Diano Marina, Cervo e San Bartolomeo del Cervo. E' provvisto di quattro serbatoi funzionanti per una capacità totale di 650 mc. e di due serbatoi in costruzione per una ulteriore capacità di 300 mc. La rete di distribuzione si stende nelle zone attualmente urbanizzate, e lungo la strada provinciale n. 13 fino alla scuola di S. Bartolomeo. Nel 1969 ha elargito 466.917 mc. di acqua potabile. In alcune frazioni funzionano piccoli acquedotti consortili.
b)      La rete di fognatura comunale e in corso di avanzata costruzione, con discarica a mare, a 500 metri dal litorale, nei pressi del Faro di Capo Mele, previa decantazione e clorizzazione.
Sono funzionanti alcuni tratti nei maggiori centri abitati.
c)      Il macello comunale, il cui progetto è stato di recente approvato dalle competenti Autorità sarà prossimamente costruito con il contributo dello Stato, nei pressi di ponte Marino.
d)      Il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, dotato di un moderno inceneritore, e gestito direttamente dal Comune con propri idonei automezzi.
Attrezzature turistico – balneari e diportive
a)      E’ in fase di avanzata costruzione, alle falde di Capo Mele, un porto turistico di quarta classe con uno specchio acqueo di circa mq 45.000 ed un complesso di banchine per una superficie complessiva di mq 25.000 circa.
b)      Alcuni tratti di passeggiata a mare con verde attrezzato per un totale di circa mq 5.000.
c)      Stabilimenti balneari privati e spiaggia comunale.
d)      A Molino Nuovo (San Pietro) un campo comunale per il giuoco del calcio, con una superficie attuale di circa 4.500 mq; a San Giovanni un campo di calcio parrocchiale di circa 3.000 mq; a San Bartolomeo uno sferisterio regolamentare.
La squadra andorese "Don Dagnino" si è laureata campione d’Italia negli anni 1966, 1967 e 1968 per il gioco del pallone elastico.
squadre locali per il giuoco del calcio sono presenti nelle competizioni dilettantistiche della provincia.
e)      Vari campi per il giuoco delle bocce, due campi di tennis, una pista parrocchiale per il pattinaggio.
f)       Il Club Nautico di Andora promuove lo sport nautico e la pesca.
g)      La Pro Loco, con sede presso il recapito comunale della Marina, coordina le attività turistiche promuovendo altresì concerti nella chiesa di Castello e varie manifestazioni estive. Di recente è stato emesso il D.M. che riconosce il territorio comunale stazione di soggiorno e cura, ed è in fase di organizzativa la corrispondente azienda.
h)      Una sala cinematografica con 400 posti ed un cinema estivo aperto di uguale capienza.
Cimiteri: sono cinque: a San Giovanni di mq 2200 circa, a Rollo di mq 300 circa, a Conna di mq 700, a San Pietro di mq 500 e a San Bartolomeo di mq 700.

7) FERROVIA
La linea ferroviaria Sampierdarena – confine francese attraversa il territorio comunale per Km 4,250 di cui un chilometro in galleria, con due passaggi a livello, a San Giovanni sulla Provinciale n° 13 e alla Pigna sulla strada comunale denominata via A. Fontana;
la stazione ferroviaria è in località Marina, via A. Carminati fronteggiante la via L. Vaghi.
Con il raddoppio della linea ferroviaria è previsto lo spostamento a monte del tratto ovest del tracciato ferroviario, a partire dall’attuale passaggio a livello di San Giovanni, con percorso in galleria.
Verrà così a spostarsi anche la stazione ferroviaria, che sarà insediata nei pressi dell’attuale passaggio a livello.

8) VIABILITA'
La strada statale N. 1 Aurelia attraversa il territorio comunale per Km 3,2 lungo la costa, dei quali Km 1,5 classificati traversa comunale.
L’autostrada dei Fiori in costruzione, incide sul territorio comunale per Km 8 circa di cui Km 2,5 in galleria; il casello di svincolo nei pressi di Castello servirà anche i Comuni di Laigueglia e Alassio lato Ponente.
La strada provinciale n° 13 Andora – Testico percorre il territorio comunale per 8 Km.
Le strade comunali e vicinali di uso pubblico hanno uno sviluppo di circa 50 Km dei quali circa la metà con manto asfaltico.
……………
Nel centro cittadino su una superficie di 33,1 ettari sorgono o sono in corso di costruzione, edifici con una altezza massima di mt. 20,50 (6 piani f.t.) aventi una volumetria complessiva di mc. 985.000 (circa mc. 2,98 per mq.) e nelle zone residenziali semi-intensive su una superficie di circa 62,6 ettari sorgono o sono in corso di costruzione edifici aventi una volumetria totale di mc. 450.000 (mc. 0,72 per mq.) ed una altezza massima di 3 piani f.t.
In tutto il territorio comunale, avente una superficie di 3.161 ettari, sorgono attualmente in totale edifici per mc. 1.538.000.
……  per il potenziamento della vocazione prevalentemente turistica del Comune, di recente riconosciuto stazione di soggiorno e cura, occorre potenziare l'arenile; promuovere più efficienti attrezzature balneari; liberare le aree prospicenti il litorale dall'ingombro di vecchi edifici, alcuni destinati a colonie balneari, per trasformarle in zone verdi alberate aperte al pubblico; realizzare il collegamento dell'area portuaria con la passeggiata a mare, che deve essere prolungata a cornice del golfo; ……
……  Sede Comunale. L'attuale Municipio è ubicato a S. Pietro, lontano dal maggiore concentrico abitato e dalle località di maggiore sviluppo, in un vecchio edificio in affitto assolutamente inadeguato.
 
Una parte dei servizi comunali sono distaccati in un recapito alla Marina, ubicato in uffici pure presi in affitto, dove ha anche sede il Collocamento e la Pro-Loco. La Civica Amministrazione, a seguito della deliberazione del Consiglio Comunale n. 14 del 24-1-1969 approvato dalla G.P.A. il 17-3-1969 n. 7223 Div. I, ha presentato istanza al Presidente della Repubblica per essere autorizzata a trasferire la sede in località Marina, nei pressi del passaggio a livello di S. Giovanni, lasciando a S. Pietro una delegazione per i servizi di Stato Civile. ……  
……  Mercati generali. Nelle vicinanze della stazione ferroviaria e del nodo costituito dalla circonvallazione, dall'innesto della strada adducente al casello autostradale, dalla provinciale n. 13 e dalla Via Cavour, viene prevista un'area per l'impianto di mercati generali idonei a smaltire la produzione agricola di tutta la vallata del Merula e dove possono, con breve tragitto, concorrere gli acquirenti non solo di Andora, ma anche di Alassio, Laigueglia, Cervo e Diano Marina. ……
……  Mattatoio. Verrà prossimamente costruito su terreno comunale secondo progetto di recente approvato e ammesso a contributo statale.
……  Centrale telefonica. E' in corso di costruzione, da parte della società telefonica SIP, su terreno di sua proprietà. ……
……  La strada di circonvallazione, oltre la funzione di collegare il casello autostradale direttamente con i notevoli centri di Laigueglia e Alassio mediante una galleria sotto Capo Mele, prevista in un progetto ANAS, ha lo scopo di dirottare il traffico pesante e quello di attraversamento dalle zone destinate allo sviluppo degli impianti e infrastrutture connesse alle attività turistiche e balneari. In cartografia viene anche indicata una eventuale variante in galleria sotto Capo Cervo.
 
Una seconda circonvallazione di minore importanza, che unisce le pendici di Capo Mele con quelle di Capo Cervo, liberando dal traffico litoraneo di scorrimento le zone più intensamente abitate della Marina, e formata dalle Vie Mazzini, Cristoforo Colombo, Risorgimento, con l'innesto di quest'ultima sull'attuale cavalcavia. ……"


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